Domenica di Pentecoste, 4 giugno 2017
Ricevere lo Spirito Santo
Padre
Santo, ‘Oggi hai portato a compimento il
Mistero Pasquale e su coloro che hai reso figli
di adozione in Cristo Tuo Figlio hai effuso lo
Spirito Santo, che ha rivelato a tutti i popoli
il mistero nascosto nei secoli, e ha riunito i
linguaggi della famiglia umana nella professione
dell’unica fede’ (Prefazio proprio). Quel
giorno di Pentecoste
fu decisivo per i Discepoli che avevano bisogno
di un forte evento, come un vero
terremoto fisico, per smuovere e
sconvolgere finalmente e profondamente il loro
cuore! Avevano bisogno urgente di quella potente
Energia per essere scossi interiormente,
di quel Fuoco nuovo che doveva
purificarli e liberarli da ogni paura, bruciare
l'egoismo e trasformarlo in amore. Quel giorno,
Iniziava il tempo nuovo, quello meraviglioso e
stupendo dello Spirito nella Sua Chiesa!
Lo stare e l’essere
‘insieme nello stesso luogo’ degli Atti
(v 1), oltre ad esprimere spazialità,
vuole affermare e testimoniare, soprattutto, l’unanimità,
la concordia, la condivisione, la
comunione nella prima comunità (At 1,14).
Il grande fragore del vento impetuoso,
che irrompe e riempie tutta la casa, dove ‘si
trovavano tutti insieme’, e il fuoco
diviso in tante lingue che si posano su
ognuno di loro (vv 2-3), rievocano quanto
Israele, accampato sotto il Sinai, aveva sentito
e visto provenire dal Monte santo e
inaccessibile (Es 19,16). Tuttavia, la
differenza è profonda e sostanziale! Non si
tratta di ricevere una legge esteriore,
incisa su pietra, alla quale basta aderire e
obbedire, ma è lo stesso Spirito, che ha
sostenuto il Maestro, dall’inizio della Sua
missione in Galilea (Lc 4,14) fino al suo pieno
compimento, a vivificare, a ricreare, a
consacrare, ad abilitare, a parlare, a
comprendere e a testimoniare, mandandoli in
missione in tutto il mondo! È lo Spirito che li
fa esprimere in ‘lingue’ differenti (v 4) e
offre la possibilità di essere compresi da chi
ascolta (v 8).
Dal fianco squarciato del Crocifisso,
nasce la Chiesa,
partorita nel Sangue dell’Agnello. Nella
Pentecoste, riceve il sigillo e la consacrazione
definitiva dallo Spirito Santo ad essere
missionaria e testimone del Risorto, andando ad
annunciare, in tutte le lingue e a tutti i
popoli, le ‘grandi opere di Dio’ (At.
2,11). D’ora in poi, la Chiesa dovrà compiere
quest’universale chiamata di Dio alla salvezza e
la esprimerà per bocca di Pietro: ‘In verità
mi sto rendendo conto che Dio non fa preferenze
di persone… costoro hanno ricevuto lo Spirito
Santo come noi’ (At 10,34.47). Così
nasce la Chiesa, così deve vivere la
Chiesa, Suo Corpo donato nel Suo Sangue versato.
Lo Spirito,
Soffio di vita,
dono del Risorto, il Quale, la sera dello stesso
giorno di Pasqua, entra a porte chiuse, là dove
i Suoi discepoli, ancora smarriti e paurosi, si
erano rinchiusi, per donare loro la Sua pace,
comunicare lo Spirito Santo e affidare la Sua
missione: ‘Come il Padre ha mandato Me, anche
Io mando voi. Ricevete lo Spirito Santo’
(Vangelo). È lo Spirito che abbatte i muri
dell’incomprensione e della confusione e
cancella il mito della ‘torre di Babele’,
dandoci la grazia di parlare la stessa lingua e
rendendo, così, la salvezza intelligibile
in tutte le culture di tutte le nazioni, le
quali possono, ora, ascoltare l’annuncio della
Salvezza universale, resa conoscibile e
comprensibile dallo Spirito unificatore
di cuori e di linguaggi, ed accoglierla e
viverla come dono e nella responsabilità fedele
e testimoniante (prima Lettura). Dio,
ancora oggi, ‘manda’ a noi lo Spirito, a
rinnovare la faccia della terra e trasformare il
cuore di ogni uomo (Salmo). È lo Spirito, su noi
effuso, a costruire e ad unificare le comunità
ecclesiali, in un
solo corpo, nella diversità dei carismi,
‘doni spirituali’ e dei ministeri e delle
‘operazioni’ a servizio della comunione e ‘per
l’utilità comune’ (Seconda Lettura). Lo
Spirito Santo, come quel giorno di Pentecoste, è
effuso anche su di noi perché usciamo dai nostri
egoismi, dalle nostre chiusure
di cuore e di mente per comunicare al mondo
l'amore del Signore che è per tutti, da sempre e
per sempre!
Ultimo aggiornamento: 01/06/2017 - 19:58