Epifania del Signore, 6 Gennaio 2019
Come
i Pastori,
anche i Magi, misteriosi e
sapienti cercatori di verità, vogliono andare a
vedere e adorare ‘il Re dei Giudei’;
mentre i primi andarono senza indugio a
Betlemme, questi devono passare da Gerusalemme,
la Città alla quale il Profeta Isaia, nella
prima Lettura, aveva chiesto di alzarsi,
rivestirsi di luce, accogliendo la Luce e la
Gloria del suo Signore. Ma questa sceglie di
rimanere a giacere nelle tenebre e nel
turbamento ansioso e nebbioso, insieme con
Erode, impaurito e preoccupato dalla promessa
messianica della venuta di un nuovo ‘Capo
Pastore’ che gli avrebbe tolto la poltrona!
Povero reuccio e misero uomo! Sa solo rivestirsi
di paura, turbamenti, ipocrisia e farisaica
premura verso i Magi, che l’indirizza a Betlemme
(ebraico, Beit Lehem, letteralmente ‘Casa
del Pane’), per, poi, tornare a riferirgli
tutto circa il ‘Capo’, Re Pastore, ivi Nato,
perché anch’egli vuole adorarLo! In realtà vuole
farlo fuori! Ma il cammino dei Magi è diverso dai percorsi del re Erode, scaltro, falso e crudele. I Magi vogliono vedere e adorare Gesù, loro Desiderio, Luce e Verità! È Dio stesso, attraverso i Suoi segni, a indicare il percorso da seguire per incontrarLo, adorarLo, e farli ritornare per un’altra via a nuova vita.
Quel Bimbo è adorato dai Magi, perché riconosciuto come l’atteso Messia. Prostrandosi e adorandoLo, Lo riconoscono come Dio. I Magi, sono assetati di verità e sapienza, vengono ‘da lontano’ per trovare e adorare Gesù, Luce e Sapienza infinita; gli abitanti di Gerusalemme, che dista da Betlemme appena nove chilometri, insieme con i sacerdoti e gli scribi, non solo Lo ignorano, ma si lasciano prendere dal ‘tarasso’, alla notizia della Sua nascita e, con Erode, Lo cercano per ucciderLo: i Magi sono partiti da lontano per venirLo ad adorare; Erode insieme ai suoi scribi Lo cercano per ucciderLo!
Epifania, manifestazione del Mistero del Disegno salvifico e misericordioso di Dio: tutte le Sue creature, Giudei, Gentili, giusti, peccatori, idolatri e atei, tutti sono chiamati ad accogliere la Luce della salvezza che è la Sua Gloria! Il rifiuto di Erode e di Gerusalemme prelude al rifiuto di questo dono salvifico che sarà la causa della passione e morte del Salvatore. Anche noi, oggi, continuiamo a rifiutare, come Erode, con il nostro peccato di autosufficienza e con la nostra indifferenza, come Gerusalemme, i segni e restiamo sordi alla Parola, che Dio ci dona per ricondurci al Figlio Suo, Salvatore e Redentore.
Dobbiamo, perciò, convertirci al coraggio dei Magi che non solo hanno seguito i segni ma hanno superato l’insidia di Erode e l’indifferenza di Gerusalemme, e hanno cercato, trovato e adorato il Re Messia, il Bambino che sarà ‘il Capo e Pastore del Popolo’. Il Salvatore di tutti, nato a Betlemme per aprirci alla Sua luce e liberarci dalle oscurità delle nostre tenebre, per comunicarci la Sua verità e renderci partecipi del Suo amore e della Sua salvezza!
Questa Celebrazione dell’Epifania, non deve portare tutto via! Svanisce tutto ciò che il Natale non è, nonostante che noi in queste cose vacue e passeggere, l’abbiamo voluto identificare e, con esse, sostituire.
GIORNATA MISSIONARIA DEI RAGAZZI 2019

Oggi, si celebra La Giornata Missionaria dei Ragazzi, i quali come gli adulti, sono chiamati ad ascoltare, vivere, mettere in pratica e ‘passare’ donare la Parola ai fratelli prima con l’esempio e poi con l’annuncio!
‘VIVI E PASSA LA PAROLA’!
Tutti Siamo chiamati a passare la Parola di vita e di gioia, cioè, a comunicare agli altri la Parola di salvezza che unisce e ci educa a fare del bene e a farlo bene, diventando autentici e coraggiosi missionari di Gesù, per donare un sorriso a tutti quei bambini che purtroppo hanno smesso di sognare e sperare in un futuro migliore.
Ultimo aggiornamento
05/01/2019 - 09:32
La Santa Famiglia di Nazareth,
deve farci riassaporare la gioia e farci vivere la grazia del
Natale, da celebrarsi, ogni giorno, da figli di Dio, chiamati ad
edificare, nell’amore reciproco, le nostre famiglie che, riunite
attorno alla stessa Mensa, formano la Chiesa che vive di
Eucaristia, che è la fonte della Grazia matrimoniale, dell’unità
e serenità, della gioia e pace di ogni Famiglia.