21a Domenica ordinaria, 25 Agosto 2019
‘Dio chiama tutti gli uomini per la porta stretta della croce, al banchetto pasquale della vita nuova’ (Colletta alternativa)
Dio
vuole che tutti siano salvi ed entrino a far parte
del Regno, attraverso l’unica porta possibile: Gesù
Cristo. È Lui, infatti, il ‘Pastore bello’, la Porta
del recinto delle pecore (Gv 10,7)! È Cristo l’unica
Porta per entrare nel Regno e far parte dei pascoli
della Vita Eterna (Gv 10,10). Al di fuori di Cristo,
non c’è salvezza! (At 4,12). Il Disegno Salvifico di Dio è offerto a tutti gli uomini, i quali restano liberi di accoglierlo o rifiutarlo: Dono infinito di Dio e tremenda responsabilità nostra! Non basta, perciò, dirsi cristiani, bisogna esserlo, dimostrarlo e testimoniarlo nei fatti, nel perseverante ascolto della Parola di Dio, che rivela il Suo Disegno Salvifico, ed eseguirla, con fedeltà e fiducia, in ogni situazione della vita, cercando di individuare qual è quella ‘porta stretta’ per entrare nella vita piena del Regno e sforzarsi di ‘entrarvi’ ogni giorno e di arrivarvi in tempo, prima che sia chiusa per sempre. La porta stretta per eccellenza è la croce da abbracciare e portare quotidianamente, per seguire ‘da dietro’ Gesù, che è l’unica Porta della Salvezza eterna (Vangelo).
Dio vuole che tutti gli uomini, Sue creature, giungano a salvezza (prima Lettura) e interviene amorevolmente verso tutti i Suoi figli, mandando il Figlio Suo ad educarci con il Suo Vangelo, convertendoci (‘correggendoci’) dai nostri comportamenti malvagi, sbagliati, iniqui e contrari al Suo Disegno di amore e di giustizia, di solidarietà e fratellanza universale (seconda Lettura).
Dio vuole che la Sua salvezza sia per tutti, nessuno escluso: accoglierla o rifiutarla è nella nostra responsabilità. Le sofferenze e le prove della vita sono causate dalle nostre scelte che non coincidono con il Disegno salvifico e misericordioso di Dio, nostro Padre, rivelato nel Figlio che ce l’ha comunicato con il Suo Vangelo: questa è la Sua volontà che tutti siano salvati e tutti vuole educare con l’amore, non con le punizioni e castighi.
Tutto ci è stato donato dal Padre, nel Figlio Suo amato e sacrificato per noi, per poter rispondere a questo Suo amore paterno e salvifico irrevocabile. A noi resta la tremenda responsabilità di scegliere se accoglierla, mettendoci alla sequela del Figlio, unica porta aperta, anche se stretta, la Sua croce, per entrare nel Suo regno e sedere alla Sua mensa eterna, o seguire noi stessi con i nostri parametri folli di egocentrismo ed autodeterminazione, avvitati e sommersi nell’io senza e contro Dio, e restarne per sempre fuori, ‘nel pianto e stridore di denti’ in eterno.
La sequela di Gesù, , non è un viaggio su una comoda autostrada e basta pagare con soldi il pedaggio, ci porta in vacanza, ma è immettersi sulla Sua strada stretta e impervia da percorrere con fatica, costanza e fedeltà vigilante e perseverante, con la croce sulle spalle: la via è in salita, quella del Calvario, e la porta stretta, quella della Croce, e solo chi si spoglia da tutti i suoi carichi e pesi ingombranti e arriva in tempo, prima che sia chiusa, può entrarvi e far parte del Regno!
‘Il pianto e lo stridore di denti…’ (Lc 13, 28a) non li crea Gesù per darci una tremenda ed eterna punizione, ma l
’abbiamo
scelti noi, perché siamo arrivati fuori tempo,
sovraccaricati di iniquità e di falsa e ipocrita
religiosità, mentre i Profeti e i Patriarchi, e,
insieme con loro, i Pagani, gli stranieri, gli
esclusi e gli ultimi per voi, si sono lasciati
prendere dal Suo amore, che è per sempre fedele e
hanno vissuto la propria esistenza secondo il
Disegno di Dio! Non basta dirsi Cristiani, diretti dal ‘fai da te’, ma essere di Cristo, a Lui solo appartenere e Lui solo seguire sulla Via della Croce per entrare, per la porta stretta, nel Regno e sedere alla sua mensa!.
Ultimo aggiornamento
23/08/2019 - 11:06
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