Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale, Paola 1 Agosto 2020
5a Domenica di Quaresima, 21 Marzo 2021
Se il chicco di grano, non muore, rimane solo
Gesù è
innalzato sulla croce e muore per attirare tutti a
Sé, perché
vuole salvare tutti: la nostra risposta è
nell’atteggiamento di fede e di adesione alla Sua
rivelazione e al Suo Mistero Salvifico di morte e di
risurrezione (Vangelo).
La Nuova Alleanza, ‘scritta nel nostro cuore’, si
realizza e si compie definitivamente nell’offerta
del Figlio di Dio, Causa e Fonte di
salvezza universale (prima e seconda Lettura).
Dopo le diverse Alleanze bibliche (Noè, Abramo,
Mosè, al Sinai e con il Popolo) necessarie per
riscattare l’infedeltà moltiplicate nei confronti di
Dio, oggi, Geremia annuncia la nuova Alleanza,
fondata sull’osservanza interiore della Legge,
scritta nel cuore e non più sulle pietre, garantita
dal perdono gratuito di Dio.
La Nuova Alleanza è presentata in
‘contrapposizione’ all’Antica, per indicare la
Novità dell’agire di Dio e non per annullarla o
declassarla, in quanto la “novità” non si
contrappone alla “continuità”, ma rivela,
progressivamente, il ‘nuovo’ che è già nell’antico
rapporto che il Signore ha con Israele. In una
parola, l’Antica Alleanza è completata e compiuta
dalla Nuova Alleanza e tutte e due trovano pieno e
definitivo compimento in Cristo Gesù, sigillata nel
dono della Sua vita!
Questa Nuova Alleanza, dunque, nella
pienezza dei tempi, si compie in Cristo, il Quale,
nella Sua ‘Ora’, è il Seme inabissato nelle viscere
della Terra/Umanità che muore, e porta frutto di
vita eterna e innalzato sulla Croce, è elevato a
Mediatore tra cielo e terra, per attirare a Sé e
salvare tutti coloro che gli rivolgono lo sguardo.
La ‘perfezione’ di Gesù è nella Sua fedeltà assoluta
al Padre e nel Suo incondizionato amore per ogni
uomo. Egli l’ha realizzata affrontando la passione e
morte in croce, pagando il prezzo dei patimenti
e imparando a vivere l’obbedienza alla
volontà del Padre, che non vuole la morte, ma la
vita e la salvezza di tutti. Gesù, reso perfetto
nella Sua pienezza sacerdotale attraverso l’offerta
di Sé, tra patimenti, passione, morte e
risurrezione, porta a compimento il Progetto
salvifico, voluto da Dio.
Gesù diventa Sacerdote della Nuova Alleanza per la
Sua obbedienza e per la Sua libera scelta di donare,
attraverso la sofferenza e la morte, la Sua vita per
noi (seconda Lettura).
Vogliamo vedere Gesù! Per ‘vedere’ Gesù è
necessario seguirLo e
percorrere con Lui la stessa ‘strada’ e la medesima
modalità del chicco di grano che deve cadere nelle
viscere della terra, morire a sé stesso per non
restare solo e per dare origine ad una nuova vita:
solo chi muore porta nuovi frutti! La morte,
‘negazione’ della vita, ci viene, oggi, presentata
da Gesù, addirittura, come condizione necessaria per
poter conseguire la vita e la glorificazione: “se
il chicco non muore rimane solo…”
L’amore che non muore a sé stesso, resta
solo e muore senza portare frutti! L’amore, invece,
che si consuma, donandosi, prepara, come il seme
inabissatosi nella terra, si svuota e muore, una
straordinaria primavera di fiori e una magnifica
stagione di frutti abbondanti e succosi!
La metafora del chicco di grano, comune e
familiare nel Nuovo
Testamento, Paolo la usa per esprimere la
‘trasformazione’ dei nostri corpi mortali, in corpi
risorti e gloriosi; in Giovanni si arricchisce di
nuovi contenuti originali: un chicco di grano che
dovesse decidere di non morire, sarebbe destinato
per sempre ad essere ‘solo’; l’Unigenito Figlio di
Dio, l’unico e perfetto nella Sua Natura Divina, si
sottomette e accetta di morire per non restare
‘solo’ rispetto agli uomini, per portare il
frutto di una nuova generazione di figli del Padre
Suo e di ‘molti’ Suoi fratelli.
È proprio questo Suo morire che abbatte
tutte le barriere della solitudine per creare
comunione! La legge paradossale della
fecondità del chicco di grano, che deve morire,
applicata al Figlio di Dio, è l’unica logica anche
per il credente autentico: la propria vita deve
‘odiarla’ in questo mondo, per ‘conservarla per
la vita eterna’ (v 25), cioè, deve ‘perderla’
donandola, per ‘trovarla’ (Mt 10,39)!
Ultimo aggiornamento 20/03/2021 - 08:49
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