Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale,  Paola 1 Agosto 2020

Domenica delle Palme, 28 Marzo 2021

Avendolo visto spirare in quel modo, disse: “davvero quest’uomo era Figlio di Dio!”
La Settimana Santa, culmine dell’Itinerario Quaresimale, ci fa contemplare gli Eventi che fondano la Nuova Alleanza, la Nuova Creazione in Cristo Gesù, che ci rivela l’Opera della salvezza del Padre, mediante la Sua Incarnazione, il Suo svuotarsi dal Suo essere Dio, facendosi obbediente fino alla morte per realizzare il Suo Progetto d’amore salvifico, nella potenza dello Spirito, Soffio di vita che il Crocifisso ridona al Padre e che diventa il Suo dono per l’Umanità redenta nel Suo Sacrifico.
La Passione di Gesù, dobbiamo viverla e non rappresentarla! Questo può avvenire solo se avremo il coraggio e la perseveranza di portarci sotto la Sua croce, come Maria, fissare lo sguardo su di Lui, restare in ascolto, silenziosi e attenti, al Dio che si dona e parla di amore infinito, fino a tanto che deve muoverci a darGli la nostra risposta d’amore che si traduce nella vera conversione del nostro cuore!
Osanna
e Crocifiggilo: Domenica di Pasqua e Venerdì Santo! Inscindibili e incomprensibili l’uno senza l’altra! È la Domenica di Risurrezione, infatti, ad illuminare e rivelare la potenza misteriosa del Venerdì Santo che fonda l’Osanna/Alleluia domenicale. Attraverso la croce, la sconfitta e il fallimento, avviene la Sua vittoria, sul peccato e sulla morte, la Sua gloria e il Suo trionfo! Attraverso l’odio cieco e implacabile dei capi dei sacerdoti, il sacrilego bacio di Giuda, il triplice rinnegamento di Pietro, la fuga vigliacca degli altri, la spoliazione, la flagellazione, gli sputi, gli insulti, gli scherni meschini e malvagi, il Figlio dell’uomo si dona sulla croce, rivelandoci che l’amore misericordioso di Dio non c’è tolto! È dal Suo modo di morire per amore e per obbedienza filiale, che fa scoccare l’ora dell’atto di fede: “Davvero quest’uomo era Figlio di Dio”. Così, questa morte per amore dona e crea vita nuova e fa sgorgare l’atto di fede! Il servo-discepolo di Dio, nella certezza che sempre Egli sarà al suo fianco e che, mai, perciò, sarà deluso e confuso, apre sempre l’orecchio all’ascolto della Sua Parola per rimanere saldo e perseverante nella prova subita dai suoi oppositori, durante la sua missione che è quella di trasmettere agli sfiduciati, depressi e scoraggiati il messaggio di consolazione e di speranza che Dio gli comunica ogni mattina (prima Lettura e Salmo). “Svuotandosi” completamente (kenosis), proprio come fa il chicco di grano caduto in terra, della sua ‘condizione di Dio’, Gesù Cristo si fa Servo degli uomini e, per questo, Dio lo esaltò, quale unico Signore, davanti al Quale ogni ginocchio si piega nei cieli, sulla terra e sotto terra. Il Figlio di Dio, Servo obbediente e sofferente fino alla morte, si spoglia del Suo essere Dio e si abbassa, incarnandosi e assumendosi la nostra miseria, viene esaltato e rivestito del nome che è al di sopra di ogni nome. Dal Suo totale ‘abbassamento e svuotamento’ (kenosis), all’esaltazione gloriosa del Padre: spogliato della Sua identità divina di Figlio, riceve il dono di un nome davanti al quale ogni ginocchio si pieghi e ogni lingua lo proclami ‘Cristo Signore’ (seconda Lettura).
Con la Domenica delle Palme
entriamo nel Mistero della Passione e Morte di Cristo, la massima espressione dell’amore di Dio che si è rivelata a noi in Gesù, Figlio obbediente che, per compiere la volontà salvifica del Padre a nostro favore, ha donato la Sua vita sulla croce, rivelandosi quale Egli è davvero: Il Figlio di Dio! Gli avvenimenti, nella Passione secondo Marco, si susseguono veloci e incalzanti, tesi e drammatici. L’Evangelista presenta la persona di Gesù e la Sua missione, sostenendo che è la fedeltà alla volontà del Padre a portarLo sulla croce e la Sua morte è donare la vita per gli altri, per noi e per la nostra salvezza! La Sua missione è ‘raccontata’ dalla Sua passione, la Sua identità è rivelata dalla Sua morte in croce! È quest’amore che ti fa credere e ti spinge ad abbandonarti nel Dio misericordioso e Padre amorevole! È per quest’amore che il grido di abbandono del Salmo, in Gesù Cristo, si fa atto di fede e di comunione: “Dio mio, Tu non mi hai abbandonato!” Tutta la Sua vita l’ha vissuta in tensione verso questa Sua “ora”, quale suprema prova di fedeltà alla volontà del Padre e del Suo infinito amore per noi, miseri peccatori, ma figli di Dio!
Domenica delle Palme
: dall’Osanna e Benedetto Colui che viene nel nome del Signore! (Mc 11, 9b-10a), al Crocifiggilo! (Mc 15,13-14b) e dal Crocifiggilo e alla professione di fede: davvero quest’Uomo era Figlio di Dio! (v 39b) Ora, il Mistero della Passione, Morte e Risurrezione di Gesù, perfezionamento della Nuova ed Eterna Alleanza, è da completarsi e compiersi in ciascuno di Noi.

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Ultimo aggiornamento 27/03/2021 - 08:40

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