Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale,  Paola 1 Agosto 2020

12a Domenica Ordinaria, 20 Giugno 2021

Perché avete paura? Non avete ancora fede?
Dopo averci presentato e descritto il mistero del Regno di Dio, il Maestro Gesù, vedendoci impauriti e codardi di fronte alle tempeste improvvise della vita, perché abbiamo ‘poca fede’ in Lui, vuole rivelarci progressivamente la Sua vera Identità, facendoci capire che non è Lui che dorme e che deve svegliarsi, ma siamo noi che stiamo dormendo e che dobbiamo svegliarci dal torpore della nostra fede piccola e fragile! Il Signore Dio si rivela come unico Creatore e si manifesta come il Sovrano assoluto che governa il cielo e la terra, domina il mare e guida con il Suo amore ogni evento della nostra vita (Prima Lettura).
Così, anche Gesù
, il Figlio, sempre interviene nelle tempeste improvvise della nostra vita e, soprattutto, nei suoi momenti più difficili e nelle sue fasi incomprensibili, rivelandosi come Colui che non dorme, ma riporta calma e pace nel cuore dei Suoi discepoli, spronandoli e aiutandoli a crescere nella fede e nella piena adesione alla Sua Persona, attraverso la ricerca e la domanda sulla Sua vera Identità e Missione: ‘Chi è Costui che domina il vento e il mare, che a Lui obbediscono’?
Il Salmo, infine, illumina e completa il messaggio della prima Lettura, ci prepara e ci dispone all’accoglienza del Vangelo ed esprime ‘la nuova creazione’ del credente, che ‘è uno in Cristo’ della seconda Lettura, che vuole predisporci a ‘passare’ dal peccato, che produce solo ‘cose vecchie’ e morte, alla comunione con il Cristo, morto e risorto, che fa ‘nuove tutte le cose’ e fa vivere per sempre.
I Padri hanno voluto
vedere e individuare, simbolicamente, in questa ‘barca’ sballottata dalla tempesta di vento che agita le onde che, oramai, la stanno riempiendo per farla affondare, la Chiesa, che tante volte si trova a dover attraversare il mare burrascoso, che sembra volerla sommergere, e viene rappresentata nell’arte pittorica in modo assai contrastante: da una parte i Discepoli con i loro volti terrorizzati, impauriti, sgomenti e urlanti, mentre, Gesù è sereno, calmo, dorme ‘sul cuscino a poppa’ e sfida la loro paura causata dalla loro poca fede in Lui!
La vera Identità di Gesù
è da conoscere sempre di più, per essere in Lui intimamente inseriti ed ‘essere posseduti dal Suo amore’ per rinascere in Lui ‘come nuova creatura’ e vivere non più per noi stessi, ma per Colui che è morto e risorto per noi’ (seconda Lettura). I Discepoli, sorpresi e incantati da quanto di imponente, grandioso e sorprendente ha compiuto il Maestro, si guardano l’un l’altro, e cominciano ad interrogarsi: ‘cosa è mai questo’, cioè, ‘Chi è, dunque, Costui’ e cosa vuole insegnarci, ancora, con quanto ha fatto e ci ha detto?
Questo ‘interrogativo’, pieno di stupore e di timore dei discepoli, è posto da Marco alla conclusione del Racconto come l’inizio di un nuovo cammino di fede dei discepoli per maturare nella piena conoscenza della vera identità di ‘Costui che il vento e il mare gli obbediscono’.
 E, così, i Discepoli, ponendosi questa domanda, si impegnano a non lasciarsi più sfuggire alcuna rivelazione di quanto Egli compie e di non lasciare cadere nel vuoto alcuna della Sue Parole di verità e di vita, per convertire la loro ‘poca’ fede in assoluto affidamento e totale adesione alla Sua missione, in intima relazione con la Sua Persona, perché ‘non vivano più per se stessi, ma per Colui che è morto ed è risorto per loro’ (seconda Lettura).

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Ultimo aggiornamento 19/06/2021 - 09:50

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