Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale, Paola 1 Agosto 2020
1a Domenica di Avvento, 27 Novembre 2022
È ormai tempo di svegliarci dal sonno, la nostra Salvezza è più vicina rivestiamoci del Signore Gesù Cristo
Nell’Avvento
siamo chiamati a
prepararci alla prima
Venuta del Figlio di
Dio, alla grazia e gioia
del Suo Natale in mezzo
a noi, con la nostra
carne nel grembo di una
Donna. Ma in questa
Prima Domenica d’Avvento
è l’Ultima Venuta del
Figlio dell’uomo che
vuole coinvolgerci e
vuole convertire il
nostro presente ad
un’attesa di grazia,
vigile ed operosa, nel
vegliare e vigilare, “perché
la notte è avanzata e il
giorno è vicino”.
Vegliate, Vigilate e
State Pronti
“perché adesso la
nostra salvezza è più
vicina”. Perciò, “svegliamoci
dal sonno e gettiamo via
le opere delle tenebre e
indossiamo le armi della
luce” e restiamo
svegli per essere
trovati pronti e degni,
nel giorno e nell’ora in
cui verrà il Figlio
dell’uomo. Il tempo sta
per scadere, i secondi
stanno scorrendo,
affrettiamoci e non
perdiamo più l’occasione
(kairòs), siamo
alla svolta decisiva per
la salvezza che è “adesso”
più vicina a noi ‘di
quando diventammo
credenti’ nel Battesimo!
Dunque, Fratelli, è
ormai tempo di “rivestirci
del Signore Gesù Cristo”
(seconda Lettura).
L’Avvento liturgico
celebra l’attesa della
venuta di Gesù, il
Figlio di Dio che dona
senso alla nostra
creaturale tensione
verso l’incontro
definitivo con Lui,
legando insieme ed in
unità i molti frammenti
in cui (nel quotidiano)
si compiono le nostre
azioni. La nostra
preparazione alla venuta
del Signore, dunque,
consiste nel vivere in
conformità al Cristo,
attraverso l’urgenza
della conversione
permanente, del
‘controllo’ di noi
stessi e della armonia
fraterna con gli altri,
comportandoci
onestamente, come in
pieno giorno, da figli
della luce.
Vegliate, Vigilate e
State pronti:
imperativi netti che
coinvolgono tutti e
tutti chiamano a
conversione: a ‘passare,
dal sonno (peccato)
alla veglia (grazia),
dalla notte (morte) al
pieno giorno (vita
piena),
dall’indifferenza
apatica alla vigilanza,
da una vita disonesta e
disordinata a scelte e
comportamenti da figli
della luce e non più
della notte’. Inoltre,
richiamano sempre
l’avvertimento-motivazione
del Maestro: “Vegliate
e tenetevi pronti,
perché non sapete in
quale giorno il Signore
vostro verrà e nell’ora
che non immaginate,
viene il Figlio
dell’uomo”!
Il Cammino dell’Avvento
è iniziato e la Parola
di Dio ci dice il “come”
possiamo e dobbiamo
viverlo per essere
preparati e pronti per
andare incontro e
accogliere il Salvatore.
Dobbiamo “camminare
nella luce del Signore”
e “salire il monte
del Signore, perché ci
insegni le Sue vie e
possiamo camminare per i
Suoi sentieri”
(prima Lettura).
Dobbiamo farci, perciò,
pellegrini che,
con gioia e
determinazione, “vogliono
andare incontro al
Signore’ e invocare
pace per i fratelli
(Salmo). Dunque,
dobbiamo deciderci a
lasciarci liberare “dalle
opere delle tenebre per
indossare ‘le armi della
luce” (seconda
Lettura) e ad
impegnarci a vigilare,
con perseveranza, e a
vegliare, con la massima
attenzione, per non
permettere al peccato (ladro)
di ‘scassinarci’ la casa
e scombussolarci il
cuore, e per essere
pronti e svegli ad
accogliere il Signore
che viene a noi, ogni
giorno e in ogni ora
della nostra vita (Vangelo).
Ci avvisa,
Gesù, perché vuole
salvarci a tutti i costi
e non per ossessionarci
e l’annuncio che Egli
verrà, deve riempirci di
gioia e gratitudine, non
soffocarci nella paura e
nell’angoscia!
“Vigilare” è
l’atteggiamento saggio
che non vuole che il
ladro, che può venire in
ogni momento, gli
scassina la casa!
Attraverso gli
imperativi, forti e
dolci insieme, “Vegliate”,
“Vigilate”
(gregoréite) e “Siate
pronti”,
l’amorevole Maestro, in
questo Suo Nuovo
Avvento, vuole
educarci ad uno stile
di vita e a un
impegno costante e
perseverante, a
porre serena e
permanente attenzione ad
ogni momento della
nostra esistenza, come
se già fosse quello
dell’incontro con il
Figlio dell’uomo, il
Salvatore e Redentore
nostro. Occhi sempre
aperti, allora, a
scrutare e discernere
“I
Segni dei Tempi”
e costantemente attenti
agli avvenimenti e agli
avvertimenti della
Storia e della Natura,
come
richiami di Dio e porre
la Venuta del Figlio
dell’uomo, come il fine
della nostra vita:
l’incontro con Lui nella
gioia e festa della vita
eterna.
“Vegliate”
e “Vigilate”!
Veglia chi si prepara
per un giorno di festa,
atteso e desiderato;
resta sveglio e vigile
chi deve prendersi cura
di un familiare malato o
deve proteggere il
debole, che ha bisogno
di riprendersi e
svegliarlo al tempo
opportuno. E non prende
sonno e resta vigile,
soprattutto, chi
attende, da tanto,
l’amato, che finalmente
sta arrivando a riempire
il suo cuore di
quell’amore vero che ha
tanto desiderato, atteso
e cercato, e che nessuno
gli ha donato!
Ultimo aggiornamento
26/11/2022 - 10:17
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