Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale,  Paola 1 Agosto 2020

2a Domenica di Pasqua, 7 Aprile 2024

Domenica in Alibis e della Divina Misericordia
Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!
Nella Domenica in Albis, il neo-battezzato deponeva la veste bianca (albis), ricevuta nella Veglia Pasquale, per riprendere la vita quotidiana, togliendo il lievito vecchio (i vecchi comportamenti di malizia e di perversità), per cominciare a vivere la vita nuova in Cristo, con azzimi di sincerità e di verità (1 Cor 5,6b-8).  
A questa II Domenica di Pasqua, Giovanni Paolo II, nel 2000, ha voluto aggiungere la ricchezza teologica della Divina Misericordia, cuore del Vangelo della pace e della riconciliazione e tutta la Chiesa deve esserne custode fedele, testimone coerente e ministra compassionevole. Gesù Cristo rivela “Il Volto della misericordia del Padre” (Papa Francesco, Misericordiae Vultus nn 1).

Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse loro: “Pace a Voi
!”
Cristo Risorto
continua a venire ogni Domenica e in ogni Eucaristia nel cenacolo della storia e della vita di ciascuno di noi e di tutti noi, che restiamo chiusi in noi stessi, senza fede fondata sull’amore e, perciò, impauriti e disorientati. Cristo Gesù, vincitore sul peccato e sulla morte, continua a oltrepassare le porte, chiuse da noi e serrate dal di dentro del nostro cuore, impietrito e in aritmia di amore, per assicurarci la Sua presenza che rinnova e sostiene la nostra fragile e discontinua fede e per offrici i Suoi doni: la Sua pace, che è vita piena e abbondante e il Dono dello Spirito Santo, che e ci immerge nella Sua misericordia rimette i nostri peccati
Le nostre Comunità
sono chiamate ad aprire le porte al Risorto e a confrontarsi con lo stile di vita e il comportamento dei primi Cristiani, concordi nell’amore fraterno, attraverso la comunione e condivisione dei beni; unanimi nella preghiera (Liturgia) e nell’ascolto della Parola (prima Lettura). Ben sapendo che solo la fede in Cristo Risorto, vince il mondo devastato dal peccato (i>seconda Lettura). Di Domenica in Domenica, il Signore Risorto oltrepassa le porte chiuse del nostro cuore e delle nostre Comunità e viene a sciogliere i nostri dubbi, a purificare le nostre tante false conoscenze e a confermarci nella vera fede fondata sull’amore, a farci dono della Sua Pace e a comunicarci la grazia dello Spirito Santo per la remissione dei peccati (Vangelo)).
Gesù Risorto
, che “venne a porte chiuse/i>” per spalancare definitivamente i cuori impauriti dei Suoi discepoli e ad aprire le loro le menti chiuse alla fede e alla speranza, viene ancora oggi ad aprire le  porte dei nostri cuori, chiuse e sbarrate dalle nostre incapacità di  credere e di amare, per donarci pace, abbondanza di vita, lo Spirito Santo per la remissione dei nostri  peccati e riportare le nostre Comunità cristiane ad essere unanimi e concordi nella fede, annunciatrici fedeli di quell’amore, pace e vita nuova cche Cristo Risorto ci ha donato e che noi dobbiamo portare e donare ai fratelli.
Questa deve essere
la volta buona per spalancare le porte chiuse del mio cuore al “mio Dio e mio Signore” ed accogliere il dono della Sua pace (i>vita piena e abbondante
), lo Spirito Santo (per rimettere i peccati) e la Sua Grazia, per essere inviato ad annunciarLo risorto nel servizio di amore ai miei fratelli. La fede e l’amore vincono il mondo! Chi crede ed ama supera e sconfigge il vecchio mondo del peccato, dell’egoismo ottuso e della menzogna abbagliante del mondo! Il Cristiano, perché figlio di Dio, s’immerge e si edifica nel Suo amore, che si concretizza nell’osservanza dei Suoi Comandamenti, dono di libertà, e trova autenticità e coerenza nell’amore ai fratelli.

Cristiani non si nasce, ma si diventa
(Tertulliano). La Pasqua, dunque, è continuo punto di partenza per il cristiano, persona in permanente stato di conversione. In ogni Eucaristia “Viene” Gesù in mezzo a noi, Comunità riunita dalla Parola, per “stare in mezzo a  noi”.  “Venne” e viene ad offrire la pienezza della pace e della speranza a chi, come Tommaso, poco prima giaceva nella paura, nel dubbio e nel disorientamento. “Alita” sulla Comunità lo Spirito del Suo amore, Dono di vita e forza inarrestabile, per testimoniare l’amore di Dio misericordioso per ogni uomo.
Noi, rigenerati
con il battesimo e chiamati a testimoniare l’amore del Risorto, che fonda l’amore fraterno, possiamo incontrarLo solo attraverso la mediazione della Scrittura e della Comunità ecclesiale. Tommaso, infatti, la prima volta, non era nella Comunità e per questo non ha incontrato il Signore, ma Lo può incontrare solo, otto giorni dopo, quando “era con loro”, con la Comunità degli Apostoli! La i>Comunità e la Scrittura, dunque, sono le condizioni indispensabili per l’incontro con il Risorto
!

Fai clic qui per la meditazione integrale dell'Omelia
Ultimo aggiornamento 06/04/2024 - 10:2
3

Indirizzo email
posta@vivodiparoladidio.it