Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale, Paola 1 Agosto 2020
Assunzione della Beata Vergine Maria, 15 Agosto 2025
Beata e Benedetta sei tu, Maria, perché hai ascoltato e creduto la Parola
Queste
parole di Elisabetta,
oggi, la solenne
Liturgia le pone sulle
labbra della Comunità,
per cantare la Madre del
Signore, Maria, che
viene assunta in cielo,
come primizia della
Chiesa e di ogni
creatura! In Lei è
rinnovata, nella
speranza, la fede: anche
Noi saremo fatti
partecipi, in
Cristo e per
pura grazia, di
questa Sua condizione
di risorta.
“Maria
Vergine,
viene presentata dai
santi padri come nuova
Eva e strettamente unita
al nuovo Adamo, Gesù
Cristo, fin da tutta
l’eternità… ottenne di
essere preservata dalla
corruzione del sepolcro,
e, vinta la morte, come
già il suo Figlio, di
essere innalzata in
anima e corpo alla
gloria del cielo, dove
risplende Regina, alla
destra del Figlio Suo,
Re immortale dei secoli.
Maria non ha dovuto
attendere la fine dei
tempi come tutte le
altre creature, per
fruire della redenzione
corporea, perché il
peccato non ha mai
offuscato, neppure un
solo istante, la
limpidezza della sua
anima”.” (Pio XII,
Munificentissumus
Deus, 1 novembre
1950).
Beata fra tutte le
creature, perché hai
creduto la Parola: hai
fatto della
Parola del Signore la
tua vita! È beata
Maria, non perché è
stata scelta ad essere
la generatrice di
Gesù e, quindi, per il
vincolo di parentela
fisica con Lui, ma,
perché ha ascoltato la
Parola, l’ha posta in
atto e ha accolto, nel
più intimo di se stessa,
Dio e il Suo progetto.
Maria ha ascoltato
e creduto alla
Parola: il suo essere
madre è generato e
viene preceduto dal suo
essere discepola
della Parola. La sua
fede ha preceduto il
concepimento! Nulla di
santo, nulla di valido
può, dunque, nascere
senza l’ascolto e
l’obbedienza alla
Parola!
Per fede,
generata dall’ascolto e
dall’obbedienza (ob-audio)
alla Parola, Abramo poté
dare inizio al
popolo di Dio e per
questa sua fede è
chiamato “Padre dei
Credenti”. Così,
Maria per la sua
fede, nata dall’ascolto
docile e obbediente, è
la “Madre dei
Credenti”! La
vera grandezza di
Maria è tutta qui:
ha saputo ascoltare,
abbandonarsi e
consegnarsi alla
Parola! Tutti Noi, in
Maria, siamo
trasformati in
collaboratori del
Progetto di Dio per
salvare l’umanità. A
quella donna che, tra la
folla, lo ascoltava e
che a Lui si era rivolto
con la bellissima
professione di
ammirazione e
compiacimento, “beato
il grembo che ti ha
portato e il seno che ti
ha allattato”, Gesù
non nega il legame di
parentela con la
madre, ma, raddoppia
la lode per Maria e
qualifica la
beatitudine, dandole
un senso, ancora,
più eccelso: è beata,
Mia madre, perché ha
creduto la Parola, si è
consegnata alla Parola,
ha posto in essere la
Parola! E beati tutti
quelli che, imitando
Lei, ascoltano la
Parola, la osservano
e la fanno
fruttificare in loro
(cfr. Lc 11,27-28,
Messa vespertina del
sabato). Questi
sono, davvero, Mia
madre, i veri Miei
fratelli, le Mie
vere sorelle (cfr ! Mc
3,33-35).
La prima Lettura
“ci apre il santuario
del Cielo” e ci fa
contemplare la “Donna
vestita di sole, con la
luna sotto i suoi piedi
e sul suo capo una
corona di dodici stelle”.Questa
visione di gloria,
tuttavia, è segnata dal
dolore: nella
persecuzione, la Donna
sta per partorire
un Figlio che salverà,
attraverso la Sua morte
in croce, l’umanità
intera.La seconda
Lettura rivela il
senso profondo della
nostra esistenza: il
nostro essere “figli
di Adamo” e “figli
di Dio”, segnati
dalla morte, ma chiamati
alla piena
partecipazione del
medesimo destino
del Risorto. Maria, la
Madre di Gesù, nel
Dono della Sua
Assunzione al cielo
in anima e corpo, oggi,
c’insegna la Speranza e
c’invita, nel nome del
Figlio Suo, a costruire
un mondo nuovo e
dare nuovo
slancio alla nostra
esistenza di chiamati
ad essere con-protagonisti
del Progetto di
Salvezza che Dio
Padre ha su di noi.
Maria è già presentata
come ‘la Donna
ravvolta di sole’
(prima Lettura) che
porta in Sé ‘la
Primizia’ della
Salvezza, Cristo
(seconda Lettura),
nel quale e dal
quale è già
incominciato il cammino
verso il compimento
di ogni vita:
Risorgere in Dio!
Maria segno di
consolazione e di sicura
speranza
(Lumen Gen
tium,
n. 68La Chiesa canta con
lei le meraviglie
realizzate da Dio e
alimenta la Sua
speranza, fissando lo
sguardo là dove è la
meta della sua storia,
Cristo il Risorto che fa
risorgere dai morti e
cambia il peccato in
grazia, la morte in
vita, le tenebre in luce
e l’uomo vecchio nel
Nuovo! Quando Dio ha
guardato con lo sguardo
di elezione l’umile Sua
serva, allora è nata
un’umanità nuova. Quando
Maria è stata assunta in
cielo, inizia la Sua
Pasqua e l’umanità e la
Chiesa la canta come la
prima redenta dal Figlio
suo Risorto! Maria,
scelta da Dio per
realizzare, per mezzo di
Lei, il Suo disegno di
Salvezza, partecipa,
anima è corpo, alla Sua
risurrezione e, per
questo, non ha
conosciuto la corruzione
del sepolcro: “in
Lei, primizia e immagine
della Chiesa, Dio ha
rivelato il compimento
del mistero della
Salvezza e ha fatto
risplendere per il Suo
popolo, pellegrino sulla
terra, un segno di
consolazione e di sicura
speranza” (Prefazio
dell’Assunta).
Ultimo aggiornamento: 14/08/2025 - 14:21
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