Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale, Paola 1 Agosto 2020
21a Domenica Ordinaria, 24 Agosto 2025
Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia
La Salvezza
non è
opera o merito
dell’uomo, ma dono
esclusivo del Padre, che
ci ha dato il Figlio,
che si è donato per
salvare tutti noi, che
siamo chiamati ad
accogliere, da figli
docili e obbedienti, che
si lasciano correggere
dal Suo amore, per
seguire il Figlio ed
entrare, uniti a Lui,
per la “porta stretta”
della Sua croce e far
parte al banchetto della
salvezza nel Suo regno
eterno. Dio, Padre di
tutti noi, vuole
salvarci tutti,
facendoci entrare nel
Suo regno, attraverso
l’unica Porta, sempre
aperta, Cristo Gesù,
morto crocifisso e
risorto per dare a noi
la vita e farci
partecipare al Suo
banchetto pasquale di
vita nuova ed eterna.
Isaia, Prima
Lettura, nel nome
del Signore annuncia che
la Sua salvezza è
universale e, perciò,
Egli stesso “verrà a
radunare” i popoli e
nazioni della terra e li
unirà al Suo popolo
Israele nel loro
pellegrinaggio verso il
Suo “santo monte di
Gerusalemme” e vedranno
la Sua gloria e la
“annunceranno a tutte le
genti”. La Seconda
Lettura ci rivela
che l’unica via della
salvezza universale è la
fede operosa che va
costantemente
alimentata, accogliendo
la Parola di Dio che,
quale Padre amoroso,
“corregge” il figlio
perché lo ama e lo vuole
educare e condurre a
continua conversione al
Suo amore che, sempre, “arreca
frutti di pace e di
giustizia”. Nel
Vangelo di oggi, Gesù,
indica la strada di
questo pellegrinaggio
verso il tempio della
gloria di Dio, con la
metafora del banchetto
del regno di Dio, aperto
a tutti, senza alcuna
distinzione né
esclusione,
specificandone e
indicandone, nello
stesso tempo, la
dimensione della
“porta”, che è
“stretta”, e, di
conseguenza, detta le
condizioni e le modalità
per poterla attraversare
e partecipare al
banchetto escatologico
della salvezza eterna.
“Sforzatevi
di entrare per la porta
stretta”
Purtroppo,
noi siamo abituati a
leggere il Brano
odierno con una
certa paura,
sfiducia e
scoraggiamento, in
senso restrittivo,
quasi che saranno
pochissimi a salvarsi!
Il Testo, invece, dice
che molti si sforzeranno
di entrarvi per altre
vie, per altre
porte, e, non vi
riusciranno perché c’è
una sola Porta,
che è Cristo! Non dice,
però, che saranno solo
pochi a salvarsi! Del
resto, nella prima
Lettura (così anche
il Salmo 117) il
Signore ci rivela che la
Sua salvezza è
universale e che
Egli stesso “verrà a
radunare tutte le genti
e tutte le lingue e
tutti verranno e
vedranno la Gloria del
Signore” (Is 66,18b).
La salvezza del
Signore, dunque, non è
“per pochi”, ma, è
offerta “a tutti”, anche
se non tutti l’accolgono
e non tutti si lasciano
salvare! Per partecipare
al Banchetto della Sua
salvezza, bisogna,
allora, solo “sforzarsi
di entrare per la porta
stretta”! La
metafora della porta
stretta si comprende e
si attraversa ponendosi
dietro di Gesù che dona
la Sua vita sulla Croce.
Il verbo ‘sforzatevi’ ci
riporta in campo, nella
competizione sportiva,
nel combattimento, nella
lotta, nell’impegno
perseverante e senza
risparmio di energie,
per raggiungere la
salvezza (cfr. Domenica
scorsa).
“Sforzatevi”
di entrare, perché la
‘porta del Regno è
stretta’, la
competizione è dura, la
lotta è lunga, losforzo
richiesto, per potervi
entrare, deve essere
costante, vigilante,
perseverante e richiede
conversione e adesione
radicale a Cristo, in
tutto ciò che ha
insegnato, ha fatto, ha
annunciato, ha comandato
e ha testimoniato. Dio
vuole che tutti gli
uomini, Sue Creature e
Suoi figli nel Figlio
amato, siano salvi per
mezzo di Lui ed entrino
a far parte del Regno,
attraverso l’unica Porta
possibile e sempre
aperta a tutti: Crist
o
Gesù. Egli è, infatti,
il “Pastore bello
e buono”, la
Porta delle pecore (Gv
10,7)! È Cristo l’unica
Porta da cui entrare
per far parte dei
pascoli della vita
eterna (Gv 10,10).
Fuori di Cristo, non
c’è salvezza! In nessun
altro v’è salvezza,
dichiara e professa
Pietro, dopo la
Pentecoste (Atti 4,12).
L’offerta del Regno,
dunque, è consegnata
alla nostra libertà: è
un dono di Dio che va
accolto nella fede e che
richiede una continua
risposta libera e
responsabile al
Suo amore che impegna
tutta la vita. Il Regno
è offerto a tutti, e
tutti vi hanno accesso e
vi possono entrare, ma,
solo attraverso l’unica
porta, quella stretta,
quella, cioè,
indicata dal Signore
che è l’unica per
potervi entrare. Non
esistono altri ingressi
secondari, particolari,
riservati o segreti per
nessuno! È stretta,
ma gloriosa questa
“porta della croce”,
senso unico per
entrare a far parte del
Regno di Dio, che, per
questo, chiama tutti gli
uomini a crescere nel
Suo amore, e li invita
al banchetto pasquale
della vita nuova e a
sforzarsi ad entrare, “uniti
al sacrificio del Figlio”,
attraverso “la porta
stretta della croce”
e “gustare il frutto
della libertà vera”
(Colletta alternativa)..
Ultimo aggiornamento: 21/08/2025 - 11:41
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