Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale, Paola 1 Agosto 2020
29a Domenica Ordinaria, 19 Ottobre 2025
Per perseverare nella Fede è necessario pregare sempre, senza stancarsi mai
La
forza dei Credenti è la
Preghiera
nella sua perseveranza
fondata sulla costante
certezza che chi si
rivolge al Signore con
fiducia e abbandono, non
sarà deluso se, nella
sua supplica, si
conforma alla Sua
volontà, che è il bene e
la salvezza di tutti.
Gesù, nella Parabola
della vedova oppressa,
la quale non può
disporre di mezzi
necessari per far valere
la sua ragione per i
suoi diritti
ingiustamente e
prepotentemente
calpestati, e che,
finalmente, per la sua
ostinata insistenza,
riceve giustizia da quel
“giudice che non teme
Dio e non ha riguardo
per alcuno”, ci
vuole insegnare la
necessità “di pregare
sempre, senza stancarsi
mai” per essere
costantemente in
comunione con Dio che,
certamente, “farà
giustizia ai suoi
eletti, che gridano,
giorno e notte, verso di
lui”.
La Preghiera è piena
fiducia in Dio
e mai triste illusione e
irresponsabile pretesa
di voler influire sulla
Sua volontà e
condizionarne il Suo
progetto salvifico
universale. È la
fiducia, che, mai, viene
meno, l’anima della
preghiera: Mosè, fragile
e debole, si lascia
aiutare e sostenere
nella sua stanchezza di
braccia cadenti da
Aronne e Cur, ma non
viene meno a questa
fiducia e certezza che
il Signore è vicino al
Suo Popolo e lo renderà
vittorioso.
Il credente prega
efficacemente quando
è nella
consapevolezza che ogni
sua richiesta può essere
esaudita solo se è
conforme alla
volontà di Dio, come
egli stesso invoca
nella Preghiera
insegnataci da Gesù,:
“Padre, venga il tuo
regno e sia fatta la tua
volontà”! Nella
vera preghiera,
dunque, possiamo
chiedere solo ciò che è
conforme alla Sua
volontà che solo la
Parola vivente, il
Figlio, Via, Verità e
Vita, può rivelarci,
farci conoscere e la Sua
grazia ce la fa attuare
e vivere. Allora, non
possiamo ardire di
pregare con cuore
insincero, se siamo in
lite, in contese, in
inimicizia e in dissidio
con i fratelli! Infatti,
per pregare
efficacemente bisogna
prima riconciliarsi,
mettere prima ordine e
pace, armonia e
concordia nel nostro
cuore, perché, solo
allora, possiamo aprirci
efficacemente alla
preghiera, mezzo e via
per dialogare e
comunicare, per poterti
mettere in comunione con
Dio!
La Preghiera è efficace,
se fatta con fede, con
una fiducia incrollabile
che precede lo stesso
esaudimento di ciò che
si invoca e si chiede
con perseveranza e
fiducia. La preghiera
può essere anche
“gridata” al cielo,
giorno e notte, ma, solo
per sottolineare e
testimoniare la fiducia
illimitata e
incondizionata nel
Signore, il quale sa ciò
di cui abbiamo bisogno e
mai ce le fa mancare!
Il nostro rapporto
intimo con Dio,
inoltre, non può
dipendere dall’esaudimento
immediato, secondo i
nostri tempi e
secondo i nostri
capricci: la
nostra figliolanza
non si mercanteggia con
il Padre!
La vera ed efficace
Preghiera
nasce ed è nutrita e
sostenuta dalla Parola
di Dio, che la fonda e
la libera da qualsiasi
arroganza, pretesa,
prepotenza, rendendola
mite, dolce, umile,
paziente e anche
insistente, cioè,
perseverante e senza
impazienza, senza
scoraggiamenti, “senza
stancarsi mai”.Pregare,
infine, non è “dire” o
“recitare” preghiere, ma
è fidarsi e affidarsi a
Dio, che sempre
“provvede” ai nostri
bisogni ed esaudisce
sempre le nostre
richieste, se sono
conformi alla Sua
volontà e sono per il
bene nostro e degli
altri fratelli. L’anima
della preghiera,
infatti, è la fede in
Dio, il fidarsi di Lui e
l’abbandonarsi a Lui,
confidando sempre nel
Suo amore fedele ed
infinito, misericordioso
e pietoso.
La Liturgia della Parola,
oggi, ci presenta la
potenza e la forza
intrinseca della
Preghiera: “quando
Mosè alzava le mani al
cielo e le teneva
elevate verso Dio,
Israele prevaleva”.
Mosè, Aronne e Cur,
nella loro preghiera
comunitaria che elevano
al cielo e soprattutto
nella sua efficacia
testimoniano che la
vittoria sul nemico non
l’hanno raggiunta la
forza delle armi, ma
l’efficacia
inarrestabile della
preghiera comunitaria
elevata con le mani
alzate verso il cielo (prima
Lettura).Nel
Salmo, la preghiera
ci fa riconoscere
l’amore e la bontà di
Dio, che è sempre fedele
e presente in ogni
istante e situazione
della nostra vita, e,
anche quando a noi non
sembra così, Egli
veglia su di noi e
continua a custodirci
nel Suo amore. Gesù, nel
Vangelo, ci
insegna il modo della
preghiera efficace e ci
invita alla perseveranza
nella preghiera,
sull’esempio della vedova
mite e insistente presso
il giudice iniquo,
finché non le viene
fatta giustizia,
sicuri che “Dio farà
giustizia ai Suoi eletti
che gridano giorno e
notte verso di Lui”.
La seconda Lettura
ci offre il nutrimento,
che è l’efficacia stessa
della preghiera, la
Scrittura, la Parola
ispirata e
dettata da Dio, “necessaria
e utile per insegnare,
convinc
ere,
correggere ed educare
nella giustizia”.
Ma il Figlio dell’uomo,
quando verrà, troverà la
fede sulla terra?
Il tempo dell’attesa,
per ogni cristiano, deve
essere vissuto come “tempo
di fede e di preghiera”,
nel loro vitale legame
indissolubile, in
quanto, si prega perché
si ha fede che, a sua
volta, richiede ed esige
la preghiera
perseverante e fiduciosa
che ci apre e pone in
comunione con Dio,che
sempre ascolta ed
esaudisce chi in Lui
crede, di Lui si fida e
a Lui si rivolge certo
di essere esauditol.
Ultimo aggiornamento: 18/10/2025 - 08:30
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