Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale,  Paola 1 Agosto 2020

1a Domenica d'Avvento, 30 Novembre 2025

Preparatevi e tenetevi svegli e pronti ad incontrare il Signore che viene
Avvento, Kairos, tempo prezioso per preparare l’incontro imperdibile, annunciato e atteso e desiderato di amore e comunione definitiva ed eterna con il Signore, che certamente verrà, anche se non ne conosciamo il momento e l’ora precisa. La Parola della prima Domenica ci predispone a saper leggere ed interpretare i segni dei tempi che precedono questa fervente ed operosa attesa: con gli imperativi esortativi indispensabili per non essere trovati impreparati alla venuta del Figlio dell’uomo e non poter entrare nel Suo regno: rimanete svegli, vigilate e sulla nostra condotta, sappiate discernere i segni che la precedono per essere pronti ad accogliere la Sua salvezza.
L’Avvento celebra l’attesa vigile del Messia, alimenta la speranza e la fiducia nel Padre che manda il Suo Figlio nel mistero della carne e della storia. Perciò, è tempo di Grazia, di gioia e di luce di speranza che non delude, non di tristezza, di scoraggiamento e di sconforto e di assopimento! L’Avvento deve essere per la nostra vita cristiana tutto ciò che la primavera è per la natura: deve fare rifiorire la nostra vita spirituale. È un tempo opportuno, donato, offerto, occasione da non perdere per nessun altro motivo o altri interessi! È occasione favorevole ed unica per rileggere e rifondare la nostra storia e intravedere “nuovi germogli” dei giorni futuri, sentire il desiderio fecondo ed operativo di Qualcuno che possa togliere il non senso dalla nostra esistenza. Il cammino dell’Avvento non è un percorso senza meta e per vagabondi e svogliati, ma, è la strada - cammino che percorre solo chi, con amore, con fede e speranza vuole accogliere finalmente nella sua vita il Signore Salvatore che è venuto, che viene e che verrà, il Cristo “lo Stesso ieri, oggi e sempre” (Eb 13,8)!
La nostra attesa, in questo nuovo Avvento 2025, la vogliamo vivere nella Speranza che non delude insieme con Isaia, il profeta che mantiene viva l’attesa fra i suoi; con Maria, la Madre, il modello sublime dell’accoglienza efficace del Progetto di Dio; con il Battista, il Precursore, che invita alla conversione indispensabile per riconoscere e accogliere il Messia, che lo annuncia e lo indica al mondo. “Vegliate, cercate di capire, tenetevi pronti” sono gli Imperativi salvifici del Vangelo per tenerci pronti ed essere preparati per l’ora che non conosciamo.Capire che il Signore è già presente qui, ora nella nostra vita, nella nostra storia e che verrà definitivamente in un giorno e in un’ora che non c’è dato conoscere ed agire di conseguenza. Per questo è necessario non lasciarsi prendere dal sonno, dal torpore e dalla distrazione: dobbiamo avere gli occhi sempre aperti, giudicare e agire con saggezza e con impegno, distaccati dalle cose terrene che passano, perché il Regno di Dio cresca nella storia umana, nell’attesa dell’ultima venuta del Cristo.
Il tempo dell’Avvento è grazia, uno scossone che desta dal torpore, parola che strappa e libera da un mutismo troppo lungo, dal grigiore e dalla monotonia la mia vita, senza più mete e sogni di speranza. L’attesa della Sua venuta a speranza della Sua venuta genera fiducia, speranza e forza, ci educa alla piena accoglienza di Colui che viene a salvare, dal di dentro, la nostra umanità.
Celebriamo e viviamo l’Avvento, dunque, quale tempo opportuno, kairòs, imperdibile e non più rimandabile, per rileggere e convertire la nostra storia e intravedere “nuovi germogli” di speranza e di fede! Un “tempo forte” e fecondo, perché sbocci qualcosa di straordinario, come quel “Germoglio” dal tronco di Davide, qualcosa di nuovo che possa togliere pesantezza e ripetitività alla nostra esistenza e alle nostre liturgie monotone e ripetitive, senza che nulla di nuovo avvenga e si compia in noi, una vera conversione che dia vigore alla nostra identità di credenti, al cammino della Chiesa e dia un volto più sereno ed amabile alle nostre comunità. Non ci accontentiamo di vivere l’opaca normalità di ogni giorno senza essere più capaci di cogliere e far ‘germogliare’ il nuovo che sta arrivando, la Sua venuta che cambia il mondo per sempre.Il nuovo Avvento è destarci dalla nostra situazione di opaca normalità per saper cogliere
il senso nuovo della storia che il Veniente vuole apportare e attuare.

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Ultimo aggiornamento: 29/11/2025 - 11:25

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